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Se anche il post-Expo è Expo flop

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Il 15 novembre scade la gara per la vendita dei terreni che ospiteranno il sito Expo 2015. Base d’asta 315 mln di euro, poco più di quanto sia stato investito per acquistarli, più gli interessi. A oggi non si è ancora presentato nessuno, il rischio che la gara vada deserta è concreto. La gara è stata resa necessaria, ricordiamolo, perché per la prima volta Expo viene fatto su un’area che era privata e che è stata acquisita con un Accordo di Programma predisposto della Giunta Moratti nel 2007 e approvato dalla Giunta Pisapia nel 2011.

Perché questo rappresenta un problema? Perché la società Arexpo, oggi proprietaria dei terreni, il cui capitale (per ora 94 milioni di euro) è composto circa per il 70% da soldi pubblici, ha acquistato quei terreni da privati (principalmente Gruppo Cabassi e Fiera s.p.a.) a caro prezzo., Entro fine anno Arexpo SpA dovrà offrire garanzie per 160 mln di euro alle banche che le hanno prestato i soldi per l’acquisto dell’area espositiva. Ma se il pubblico ha acquistato a caro prezzo, perché ora quel valore non spinge potenziali compratori a farsi avanti per chiudere l’affare di acquisto di aree edificabili a Milano? A dirla tutta già nel 2011 c’era chi esprimeva perplessità, e non solo la rete No Expo. Persino dalle parti del PD qualcuno esprimeva perplessità, come si legge in una nota del luglio 2011 della consigliera Anna Scavuzzo (ai tempi ancora consigliera per lista civica Pisapia sindaco, oggi nel PD) a commento dell’approvazione dell’ADP: “Masseroli ha messo in guardia rispetto al valore dei terreni di Expo e alla loro possibile svalutazione, noi di maggioranza abbiamo ribadito fiducia al Sindaco e alla Giunta, votato a favore di un documento che non amiamo, ma che rispetteremo, e mi pare che tutti abbiamo voluto dare avvio a un nuovo periodo per Expo”.

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Sala e Citterio ospiti non graditi a Rho! 11N h2030 presidio NoExpo sotto palazzo Comune

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Per Martedì 11 Novembre è convocato a Rho un consiglio comunale al quale sono invitati anche il commissario unico di Expo 2015 nonché Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A. Giuseppe Sala e il direttore comunicazione di Expo 2015 S.p.A. Rossella Citterio. Uno solo il punto all’ordine del giorno: “Expo 2015: opportunità per il territorio rhodense”.

Ci domandiamo se chi compone la maggioranza in consiglio comunale viva effettivamente sul territorio che amministra o se creda così ciecamente all’immagine di “Città vetrina” che in questi anni ha contribuito a creare, visto che le cronache quotidiane indicano senza possibilità di errore quali siano i soggetti che hanno realmente avuto delle “opportunità” dall’Esposizione che si svolgerà nel 2015 sul nostro territorio. E stiamo parlando dei politici, degli imprenditori, dei faccendieri e dei mafiosi che banchettano su appalti da milioni di euro secondo uno scientifico e ben oliato meccanismo di spartizione. Viceversa, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e ai giovani di un territorio con un tasso di disoccupazione giovanile di oltre il 30% si chiede di lavorare gratis come volontari per Expo, nella speranza di arricchire un curriculum sempre più vuoto, senza passato e senza futuro. Questa, che può esser scambiata per una “doppia morale”, è in realtà la filosofia di Expo 2015, il mega-evento finanziato con miliardi sottratti alle risorse collettive per garantire gli interessi privati delle varie “cupole” e centri di potere, legali ed illegali.

Per questo Giuseppe Sala e Rossella Citterio, nella Rho impoverita da Expo 2015, non possono che essere considerati “ospiti non graditi”. Forse il sindaco Pd di Rho Romano, dopo l’arresto di Luigi Addisi, ex consigliere comunale del Partito Democratico e uomo della ‘Ndrangheta nelle istituzioni rhodensi, vuole con questo invito utilizzare Sala come stampella per il difficile momento politico che sta attraversando la sua maggioranza. Ma legandosi indissolubilmente al grande evento del 2015, Romano non farà che seguirne la parabola verso l’annunciato flop.

L’opposizione sociale sul territorio di Rho è felice di poter dare al commissario Sala il proprio caldo benvenuto in città lanciando un presidio contro la città vetrina di Expo 2015, laboratorio di debito, cemento e precarietà che anticipa il paese di domani, in vista dello sciopero sociale del 14 novembre.

Martedì 11 novembre 2014 –  Rho – Piazza Visconti – dalle 20:30
Presidio contro Expo 2015 e i suoi emissari sotto il palazzo comunale.

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