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Posts Taggati ‘precarietà’

Vendo/Affitto casa: il mercato immobiliare nella Milano di Expo2015

go84BLa relazione fra finanza e mattone è stata negli anni passati il principale motore per la “crescita” (se così si può dire…) della metropoli. Nell’ultimo decennio sono sorti nuovi interi quartieri, sono cresciute imprese edili, il real estate è diventato per mole, probabilmente, il principale settore per investimenti e produttività. Molte sono state le critiche in merito all’impatto ambientale di ciò che in maniera molto svelta viene definita speculazione immobiliare, poche sono state sino ad ora le considerazioni sullo stato di salute di questo sistema e sul perché è opportuno tifare un crollo del mattone piuttosto che una sua ripresa. Il dominio del ciclo finanza/mattone, concedete l’iperbole, paragona Milano a quei paesi centroamericani o a quelle isole dell’oceano indiano in cui la costruzione selvaggia in funzione di una valorizzazione degli immobili utile per ottenere veloci guadagni è diventato il settore totalmente dominante. Guadagno veloce e sicuro. Subito. Nessun interesse per l’impatto sociale, le relazioni economiche con l’intero tessuto produttivo, le ripercussioni sui livelli di vita. 

Il prodotto di questa egemonia culturale è una città completamente cementificata, con un numero inquietante di case sfitte o invendute, con le organizzazioni criminali che sono diventate importanti protagonisti economici utili ad eseguire il lavoro “sporco” (la produzione materiale) favorendo al lato pratico un generale abbassamento del costo del lavoro. Le banche hanno fatto profitti, rendendo più accessibili i mutui sul finire degli anni 80, hanno imposto la logica imperante della casa di proprietà come naturale necessità dell’abitare; la proprietà è diventata l’unica versione possibile ed immaginabile dell’abitare in città. Logica sostenuta, fra le altre cose, dalla continua svendita del patrimonio Aler e dalla progressiva sostituzione del sistema Erp con l’housing sociale. 

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23 marzo tutt@ in Valle – Marcia popolare No Tav da Susa a Bussoleno

no tav

SI PARTE NoTAV – SI TORNA NOEXPO

L’alta velocità è ovunque, ma non per questo molliamo la presa.
IL TAV IN VALLE NON S’HA DA FARE!
Le nocività ci circondano, imponendo precarietà debito cemento, ma nemmeno qui molliamo.
EXPO 2015 NON LA VOGLIAMO!

TAV ed EXPO.
Opere speculative di un capitalismo rapace, che ottimizza il profitto
attraverso lo sfruttamento dei territori. La valle. La città.
Territori vivi. Interpretati come luoghi senza vita né storia.
Legandoli a una prospettiva di sviluppo di classe, a promesse di
lavoro per tutti, a immaginari di ripresa. Menzogne. In cui pochi
lucrano, a tutti resteranno eredità pesantissime.

Grandi opere e grandi eventi come nodi in cui si scontrano volontà
affaristiche e necessità vitali.
Precipitati di due modi di vedere e volere.
Abbiamo una valle che rifiuta questo destino imposto. Vogliamo una
città che faccia altrettanto.
Noi ci siamo.

Partiamo insieme, partiamo NoTAV. Torniamo insieme, torniamo NoEXPO.
Organizziamo la lotta metropolitana!

Sabato 23 marzo h. 7.30 Stazione Centrale

E il 20 aprile di nuovo in marcia verso Novi Ligure per dire no al Terzo Valico Milano – Genova NO Tav

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  • Documento politico per il Noexpo Pride del 20 giugno 2015
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