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Disinformazione Exponenziale

Nel fine settimana Corriere della Sera e Repubblica si sono contraddistinti sulle pagine milanesi dei due quotidiani, in una corsa a chi la spara più grossa, tra falsità e voglia di creare il “nemico pubblico”, sulla rete NoExpo. Riprendiamo da MilanoInMovimento un approfondimento sull’informazione ai tempi di Expo.

expozombi

Povero giornalismo.  Ricattato dai poteri economici che siedono nei Cda. Manovrato da forze vecchie come il cucco. Deturpato dall’ignoranza dei giornalisti. Orfano di lettori muniti di coscienze critiche.

Eh già, perché spesso ce lo dimentichiamo, ma i giornali, almeno un pochino, li fanno anche i lettori. E se i pochi professionisti seri ancora in circolazione si trovano le spalle scoperte e sono sotto un esponenziale ricatto al ribasso in termini di ricerca della qualità e, soprattutto, della verità, è anche perché chi latita e non si piglia responsabilità sono i lettori, il pubblico, i “consumatori” dell’informazione.

Noi che siamo milanesi dalla nascita e che, forse per campanilismo, forse per ingenuità, dal Corriere della Sera ci aspettiamo un giornalismo distante anni luce politicamente dal nostro pensiero, ma, quantomeno, rispettabile e di una qualità tutto sommato ancora accettabile, quando vediamo un articolo come quello scritto da Andrea Galli sul NoExpo (il “dossier” di domenica 11 gennaio 2015), ci indigniamo.

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