• bannerone

MayDay: non è una semplice chiamata – 10 apr h.21.30 @PianoTerra

526146_10150786030077899_767537898_9807538_1091960087_n

Questa non è una semplice chiamata, ma il rilancio di un percorso chiamato MayDay.

A 13 anni dalla prima edizione, il 1° maggio del precariato metropolitano riafferma – tra continuità e rottura – la volontà di riversare nuova rabbia e nuove proposte nelle strade della città vetrina di EXPO 2015, in un tempo reso piccolo dalla crisi neoliberale.

Una Mayday che vuole parlare di reddito diretto e indiretto, dei legami tra luoghi di vita e lavoro, di nocività e sviluppo, per fronteggiare un’Esposizione Universale che incombe sul territorio metrolombardo imponendo immaginari, devastando territori e distribuendo risorse ad accoliti di casta e di classe dietro finte promesse per tutte e tutti. Una MayDay che si dà ampiezza di temi e che allarga la sua agenda di lotta a tutti i giorni che portano al 1° maggio 2015, data in cui dovrebbero aprirsi i cancelli di EXPO 2015.

Opporsi a questo “grande evento” vuol dire opporsi alla crisi e al ricatto del debito, al drenaggio delle risorse pubbliche verso ben noti centri di potere, allo scaricare i costi della crisi e delle speculazioni su territori e biografie.

Vuol dire opporsi alle nocività e all’economia del cemento coi suoi scempi ambientali realizzati in spregio alla volontà popolare, connettendosi alle resistenze territoriali esistenti nell’area metrolombarda (NoEXPO, NoTEM, NoPedemontata, ecc…) proprio a partire dalla condivisione di come EXPO 2015 sia un grande acceleratore di opere dannose.

Vuol dire opporsi allo sfruttamento del lavoro e alla negazione di dignità e diritti ai lavoratori dei poli e delle piattaforme logistiche, altra faccia di questo uso criminale dei territori e della precarietà. Vuol dire opporsi alla precarizzazione delle nostre esistenze lungo tutti i suoi assi – reddito, casa, mobilità, sapere, affetti – condizione tout court del lavoro e della vita, fenomeno definitivamente segnato dalla ristrutturazione e dalla messa a rendita dei territori della metropoli.

Vuol dire rivendicare un reddito di base incondizionato come misura concreta di intervento contro la precarietà e nella precarietà, per rompere la gabbia del ricatto e del bisogno.

Le realtà, i soggetti, i collettivi che parteciperanno alla costruzione della MayDay 2013 ti aspettano
mercoledì 10 aprile alle 21.30
a Piano Terra
via Confalonieri 3, Milano.

Leggi Tutto

Un ricordo di “Roma”

19 verde blocco ruspe figinoCiao “Roma”,

pensando a te, a quello che lasci al movimento milanese, al vuoto che da oggi ci sarà negli spazi occupati e ovunque c’è una lotta, un momento di antagonismo a questo schifo di mondo e di metropoli, è uscita questa foto, di venti o più anni fa.

Uno sparuto gruppo di compagni provava a fermare il cemento e l’asflato che si mangiava il Parco Sud e, più in generale, metteva a valore ogni mq di territorio milanese e ogni ora delle nostre vite metropolitane. Una matrice che da allora è diventata sempre più l’unica direttrice di riferimento per i poteri economici e politici della nostra città. E anche allora eravamo rare voci contro il coro che da sinistra a destra parlava solo di sviluppo, costruire, infrastrutture, coop rosse e compagnia delle opere.

Anche in questo eri Commissario Politico, Comandante e antesignano di un’esigenza, quella di coniugare lotte territoriali e metropolitane con la lotta di classe, oggi più che mai necessaria, nella città vetrina proiettata solo a Expo 2015 come nella Valle che resiste.

Ti ricordiamo con quella spilla rossa, versione eretica e militante del cigno di Legambiente,  fermare la ruspa dicendo al guidatore che eri della Lega Ambiente e lui, felice e ben contento di cessare il lavoro, risponderti “Ueh alura sem amis anca mi sunt de la lega, la lega nord”…

E poi ti ricordiamo più recentemente a Cascina Merlata, durante il NoExpo Climate Camp, o nei tanti momenti dove negli ultimi anni si è contestata la città di Expo o il PGT della privatizzazione totale della città.

Ti ricorderemo ancora, ogni giorno, quando proveremo a rompere questo immaginario che ci circonda e proveremo a sovvertire la metropoli, che come sapevi benissimo, è capace di opprimerci come quella psichiatria che tanto combattesti.

Ciao a pugno chiuso e hasta siempre!!!

Leggi Tutto
  • Nonostante Expo, la realtà | documento di fine Esposizione
  • Lavorare a Expo2015: stipendi da fame, contratti pirata e licenziamenti politici
  • Documento politico per il Noexpo Pride del 20 giugno 2015
  • Lavoro anch’io. No, tu no. Ma come..la Coop non ero io?
  • Quello che non si vede su tanti media.